Il Comune di Re

La casa "Cuore Immacolato di Maria" sorge a Re (VB), un paesino posto nella valle che da Domodossola conduce a Locarno, chiamata Valle Vigezzo e conosciuta anche come la "valle dei pittori", ad una altezza di 710 metri slm e ad una distanza di 7 Km dal confine con la Svizzera.

Il paese, di 933 abitanti, è circondato dalle suggestive frazioni di Folsogno, Meis, Dissimo, Olgia, Isella. Si festeggia il patrono San Maurizio il 15 gennaio e la ricorrenza del Miracolo della Madonna del Sangue il 29-30 aprile e 1° maggio.

Re è facilmente raggiungibile in treno grazie alla linea ferroviaria Vigezzina che collega Domodossola con Locarno. La stazione di Domodossola, sulla linea internazionale Milano - Sempione (via Arona), è ben collegata anche con la città di Novara.

In automobile si giunge attraverso le autostrade A9 (Milano - Gravellona Toce) oppure A26 (Genova Voltri - Sempione). Raggiunta la superstrada E62 (Gravellona Toce - Sempione) si prosegue verso Sempione. Nella zona di Domodossola, in uscita dalla superstrada prendere la SS337 e seguire le indicazioni Masera - Valle Vigezzo. Proseguendo verso il Confine svizzero si raggiunge Re.

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Il Santuario della Madonna del Sangue

Oltre alle caratteristiche ambientali e alla bellezza del paesaggio, Re offre il venerato Santuario dedicato alla Madonna del Sangue. L'immagine che vi è venerata ricorda al pellegrino un prodigioso intervento di Maria del lontano 1494, quando improvvisamente l'effige iniziò a sudare sangue alla presenza del popolo e di autorità religiose e anche civili, che ne hanno lasciato testimonianza notarile.

La tradizione, ben documentata, narra che un uomo ubriaco lanciò una pietra contro l'immagine della Madonna, dipinta in affresco presso la porta della piccola Chiesa del villaggio, colpendola alla fronte. Fu come se si fosse aperta una perita su un volto vivo. Per vari giorni ne scaturì un rivolo di sangue di cui rimangono tracce nel dipinto e in vari pannolini conservati.

Davanti all'immagine della Madonna del Sangue, fu subito costruito un altare. In seguito, dal 1606 al 1628 fu edificata una Chiesa più grande che conglobava l'immagine, la quale, pur rimanendo al suo posto, risultava collocata sull'altare. Ma l'afflusso dei pellegrini provenienti dall'Italia e dalla Svizzera richiese un Santuario più grande.

L'attuale grandiosa basilica, di stile bizantino-rinascimentale, iniziata nel 1922 è stata consacrata il 5 agosto 1958 dal Vescovo di Novara ed è stata insignita da Pio XII del titolo di Basilica Minore.

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La Ferrovia Vigezzina

La Ferrovia internazionale elettrica a scartamento metrico Domodossola - Locarno – familiarmente chiamata Vigezzina in Italia e Centovallina in Svizzera - collega la Val d’Ossola al Lago Maggiore, ricamando il suo tracciato lungo i boschi e i paesi della Valle Vigezzo italiana e delle Centovalli svizzere, in un incantevole contesto ambientale e paesaggistico, di cui fa parte integrante sin dal 1923.

Nata grazie all’impulso imprenditoriale che caratterizzò l’inizio del XX secolo e che favorì l’applicazione delle nuove tecnologie allo sviluppo di un mondo più aperto e moderno, la ferrovia vide le sue premesse da parte svizzera nella necessità di collegare il Canton Ticino con la Svizzera romanda, Berna e l’Oberland bernese e da parte italiana nell’esigenza di superare l’isolamento della Valle Vigezzo per contribuire al suo progresso economico.

La ferrovia nei decenni successivi ha saputo cambiare e innovarsi rimanendo uguale a se stessa: così, mantenendo in essere i servizi di trasporto pubblico per la comunità locale e quelli di trasporto internazionale di collegamento tra la linea del Gottardo e quella del Sempione, vi ha sempre più aggiunto la vocazione di ferrovia turistica che la vede adesso importante protagonista dell’industria del turismo dell’Ossola, del Verbano e del Canton Ticino, come elemento che rappresenta e valorizza l’inserimento armonioso dell’uomo nell’ambiente.

Provvista di moderni impianti tecnologici che garantiscono un elevato grado di sicurezza del traffico ferroviario, si sta dotando di nuovi elettrotreni panoramici, prima ferrovia in Italia, per offrire la possibilità di apprezzare ancor più il tracciato con le sue ardite opere d’arte e lo spettacolo inalterato della natura e dei paesaggi di Vigezzo e Centovalli.

Un percorso che affascina durante tutto l’arco dell’anno, che offre la sensazione di far parte del ciclo della natura e permette di goderne i tempi lenti e immutabili.

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